Retroscena

Apnea notturna: il famoso elefante nella stanza

Russo molto forte e oltre a dare tremendamente fastidio a mia moglie e mio figlio, a quanto pare faccio del male anche me stesso. Dopo una valutazione professionale sulla qualità del mio sonno, so che potrebbero esserci potenziali rischi per la mia salute.

«I valori potrebbero indicare un'apnea notturna moderata». Ecco, ora ce l'ho nero su bianco. Contrariamente alla mia ipotesi iniziale, il mio russare sembra essere rilevante anche dal punto di vista medico. Qualche mese fa, non lo avrei mai preso in considerazione. Ma, come si dice, le cose spesso vanno diversamente da come credi.

 Quanto si può sbagliare? Patrick: tanto!
Quanto si può sbagliare? Patrick: tanto!
Fonte: Galaxus

Chiarimenti

Come si arriva alla possibile diagnosi di un'apnea notturna? Come annunciato nel mio ultimo post a proposito dei cosiddetti «cerotti per non russare», ho deciso di affidarmi a un aiuto professionale.

Dopo aver inizialmente contattato un laboratorio del sonno senza successo, un collega del team editoriale mi ha consigliato Sleepiz, un servizio che ti permette di effettuare un'analisi del sonno in casa.

Installazione

Circa una settimana e mezza dopo l'ordine, ho tra le mani il kit di Sleepiz, per lo screening dell'apnea. All'interno del cofanetto, trovo una scatolina bianca e blu con un treppiede, che posizionerò accanto al mio letto durante le prossime notti. C'è anche un pulsiossimetro da polso, che misura la saturazione di ossigeno.

Tutti questi dispositivi si possono controllare tramite tablet che mi mostra, prima di andare a letto, se l'analizzatore e il pulsiossimetro sono collegati e attivi.

L'anello rosso indica chiaramente che il pulsiossimetro non è collegato.
L'anello rosso indica chiaramente che il pulsiossimetro non è collegato.
Fonte: Patrick Vogt

Le istruzioni fornite rendono l'installazione un gioco da ragazzi e di conseguenza non c'è nulla che ostacoli la prima valutazione del mio sonno la notte stessa.

È qui che avviene la magia dell'analisi.
È qui che avviene la magia dell'analisi.
Fonte: Patrick Vogt

Utilizzo

Allaccio il pulsiossimetro al polso e infilo l'anello di misurazione al dito. Nonostante le riserve iniziali, il cablaggio non mi preoccupa per nulla. Un ultimo controllo sul tablet e sono pronto per andare a dormire.

L'ora sembra sbagliata. C'è qualcosa che non va.
L'ora sembra sbagliata. C'è qualcosa che non va.
Fonte: Patrick Vogt

Dopo ogni notte passata, mi viene inviata un'e-mail nel pomeriggio seguente in cui mi si dice se la quantità di dati raccolti è stata sufficiente per la valutazione del sonno. Per un'analisi più approfondita, Sleepiz deve raccogliere dati sufficienti per tre notti.

La prima notte, i dati registrati dal pulsiossimetro non sono sufficienti. Decido dunque di cambiare dito ed ecco che nelle tre notti successive i dati sono sufficienti. Dopo solo quattro giorni, posso smontare il kit e rispedirlo indietro.

Valutazione

Qualche giorno dopo ricevo un riassunto dell'analisi del mio sonno. La valutazione è strutturata in modo chiaro ed è facile da capire anche per un profano come me. Durante il periodo valutato ho avuto da 15 a 21 arresti respiratori all'ora, significa uno ogni tre o quattro minuti.

Eventi respiratori (cioè interruzioni della respirazione) per ora di sonno.
Eventi respiratori (cioè interruzioni della respirazione) per ora di sonno.
Fonte: Analisi del sonno Sleepiz

Caspita, non me l'aspettavo proprio. Contrariamente alle indicazioni tipiche dell'apnea notturna, di solito mi sento riposato dopo aver dormito e raramente mi sveglio con il mal di testa. Eppure, la valutazione del sonno parla chiaro. I miei valori indicano un'apnea notturna moderata. Sleepiz mi consiglia di consultare un medico al riguardo.

Debriefing

Dopo aver ricevuto la valutazione sul mio sonno, ho l'opportunità di discutere i risultati via telefono con un'esperta di Sleepiz. La conversazione dura circa venti minuti e la signora mi fa notare un'altra caratteristica evidente, oltre alla più ovvia. Il mio battito cardiaco durante il sonno è un po' elevato, dice, e mi suggerisce di farmi controllare seriamente la pressione sanguigna.

Bene: il mio cuore batte. Male: il mio cuore batte un po' troppo forte.
Bene: il mio cuore batte. Male: il mio cuore batte un po' troppo forte.
Fonte: Sleepiz

Poco dopo, leggo che la pressione alta favorisce l'apnea notturna. Altri fattori di rischio che mi riguardano sono l'obesità e il fumo. Pare proprio che mi sia ficcato nel vortice dell'apnea notturna. Se fossi stato schietto e sincero con me stesso, avrei potuto capirlo molto prima.

Paura

Forse ora ti chiederai perché mi preoccupo tanto dell'apnea notturna. In realtà, non è tanto la diagnosi a farmi paura, ma le possibili conseguenze. La terapia dell'apnea notturna spesso prevede l'uso di una maschera collegata a una macchina pressoventilatoria che pompa l'aria nelle vie aeree con una sovrappressione in modo che non possano più ostruirsi.

Non riesco (ancora) a immaginare di dover forse dormire in questo modo.
Non riesco (ancora) a immaginare di dover forse dormire in questo modo.
Fonte: Shutterstock

Queste maschere non sono l'unico approccio terapeutico per l'apnea notturna, ciononostante ne sono terrorizzato. So già che non riuscirei a dormire con quella maschera, proprio come con i dilatatori nasali. È una paura irrazionale, come spesso accade. Eppure …

Procedure future

Aspetta un attimo, non è ancora detta l'ultima parola. Devo ancora richiedere dei chiarimenti medici approfonditi e la diagnosi definitiva da parte di un medico. Forse, alla fine, non è tutto così allarmante come sembra.

Eppure, devo affrontare la realtà. Apnea notturna o meno, devo prendermi più cura della mia salute. Fare più esercizio fisico, anzi, del vero e proprio sport non mi farebbe certo male. Per non parlare del fumo... È da un po' che vorrei smettere.

Soffri di apnea notturna? Cosa fai per non russare o cosa ti aiuta a ridurre il fastidio? Non vediamo l’ora di leggere il tuo commento, sia io che il resto della Community.

Immagine di copertina: Shutterstock

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Sono un papà e un marito di razza, un nerd part-time e un allevatore di polli, un domatore di gatti e un amante degli animali. Vorrei sapere tutto e invece non so nulla. Ne so ancora meno, ma imparo qualcosa di nuovo ogni giorno. Quello che so fare bene è trattare con le parole, parlate e scritte. E posso dimostrarlo qui. 


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