Retroscena

Riflettori Recco: utili in caso di persone disperse

Siri Schubert
2.10.2023
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

L'idea è scattata a seguito di un incidente mortale da valanga: i riflettori Recco, incorporati nell'abbigliamento e nell'attrezzatura outdoor, facilitano il ritrovo di persone disperse in montagna, sia nella neve che nei boschi.

Il giorno X risale a più di 40 anni fa. Da allora, molto è cambiato per chi fa escursionismo in montagna, sia a piedi che sugli sci che in bicicletta.

Quel giorno gli cambiò la vita. «Se solo lo avessimo trovato un po' prima, forse saremmo riusciti a salvarlo», ha detto parlando con Galaxus alla fiera Outdoor by ISPO.

Da allora, l'idea di localizzare le persone in difficoltà che si trovano sotto la neve e su terreni impervi, è diventata un'ossessione per Magnus che oggi ha 76 anni. Essendo ingegnere, aveva le basi giuste per creare un radar in grado di attraversare il ghiaccio e la neve senza essere deviato dal metallo. A seguito di diversi test e promettenti prototipi, nel 1983 Magnus fondò la società Recco.

Recco e Air Zermatt: partner di lunga data

Dispositivo di soccorso con rilevatore e riflettore

Questa tecnologia si basa su l'interazione tra rilevatore attivo e riflettore passivo. È comparabile a una torcia la cui luce viene riflessa solo da un determinato specchio. Solo che nei riflettori Recco, il segnale ottico si traduce in un segnale acustico. Più forte è il segnale, più la persona dispersa è vicina al rilevatore.

Sempre più leggeri e versatili

Se il primo ricetrasmettitore da valanga degli anni '80 pesava circa 20 chili, oggi sono disponibili apparecchi portatili di 900 grammi in grado di individuare le vittime dotate di riflettori Recco.

I rilevatori Recco SAR (Search and Rescue) montati sugli elicotteri coprono una vasta area. Volando a un'altitudine di circa 100 metri, possono coprire un'area di un chilometro quadrato in sei minuti con un corridoio di ricerca di 100 metri. Il rilevatore portatile è in grado di localizzare persone disperse in un raggio di 30 metri da una valanga.

Uno sguardo alle statistiche del Club Alpino Svizzero mostra quanto possa essere importante farsi trovare: nel 2022, 3668 persone sono state soccorse e recuperate nelle Alpi svizzere e sul massiccio del Giura. 109 persone hanno subito incidenti mortali durante le escursioni. Inoltre, si è registrato un forte aumento del numero di cadute nei crepacci: un totale di 70 casi nel 2022 rappresenta quasi il doppio della media decennale.

Per tutte le persone che fanno escursioni in montagna o nei boschi estesi e si trovano in una situazione di emergenza, un piccolo riflettore potrebbe accelerare i soccorsi e salvare loro la vita. Essendo già integrato nell'abbigliamento o nell'attrezzatura sportiva e non essendo necessario caricarlo o accenderlo, la sicurezza aumenta senza sforzi aggiuntivi.

Immagine di copertina: Recco

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Ricercatrice subacquea, guida outdoor e istruttrice di SUP. Anche se non sono ancora un'esperta dell'acqua, perché ho ancora molto da scoprire e imparare, laghi, fiumi e mari sono i miei campi da gioco. Mi piace anche cambiare prospettiva e guardare il mondo dall'alto, facendo del trail running e facendo volare droni. 


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