
"Print My Sleep": oggetti disegnati durante il sonno
Il lavoro di Rafael Gil Cordeiro mostra come il tuo sonno possa diventare design. Il designer tiene traccia del suo sonno e utilizza i dati per creare oggetti stampati in 3D. Una visualizzazione del momento in cui perdiamo il controllo.
Rafael Gil Cordeiro è uno degli unici studenti che conosco che è riuscito a dormire per laurearsi. E non solo di notte, ma anche di giorno. Rafael ha utilizzato il tracking per trasformare i suoi dati sul sonno in oggetti di design per il suo progetto finale del corso di laurea in Tendenze e Identità dell'Università delle Arti di Zurigo. Davanti a un caffè, mi spiega perché li definisce disfunzionali e perché non ha più paura delle notti insonni.
Cosa c'è dietro la tua tesi di laurea? Rafael Cordeiro: "Print My Sleep" visualizza il mio sonno, che ho registrato utilizzando Sleep Tracker. I dati sono stati convertiti in oggetti di ceramica con una stampante 3D. Ogni scultura della serie rappresenta una fase del sonno e prende forma dai dati registrati, come le pulsazioni, la saturazione di ossigeno o il movimento. Sono disfunzionali perché, a differenza della maggior parte dei prodotti per il sonno presenti sul mercato, non sono progettati per ottimizzare il sonno.[image:36114394 "Il laureato della ZHdK Rafael Gil Cordeiro tiene traccia del suo sonno invece che delle attività sportive."]]Come ti senti in merito al fatto che Sleepon ora possiede i tuoi dati sul sonno? Non ci ho ancora pensato. Sono affascinato dall'uso dei dati. Anche se a volte non so perché e quali motivazioni ci siano dietro, accetto le conseguenze della digitalizzazione e le utilizzo attivamente per il mio lavoro.Quale sarà il prossimo passo di Print My Sleep? In un contesto di design, potrebbe esserci la possibilità di sviluppare ulteriormente il concetto di Print My Sleep per offrirlo come servizio. Ma prima sto valutando se questa interfaccia tra scienza e design possa essere utile per la ricerca sul sonno, ad esempio con la mia partner Daniela Janssen in un contesto scientifico. Credo che anche in una società digitalizzata, la materialità abbia il potenziale di rendere i fatti più tangibili e quindi più facili da comunicare.
Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.