

Non dimenticare di pulire la catena

Polvere, fango, umidità, sale... La catena di una bicicletta si consuma perché oltre alle pedalate deve resistere anche al tempo. Ragione sufficiente per concederle una manutenzione regolare e sostituirla quando arriva alla fine dei suoi giorni.
Ogni singola pedalata suscita grandi forze sui singoli componenti della catena. Ma la catena è un’opera talmente ingegnosa, da essere l’elemento centrale delle biciclette sin dalla fine del XIX secolo. Anche se le biciclette con trasmissione a cinghia stanno lentamente prendendo piede, sicuramente avrai un modello con catena meccanica in cantina. E se finora non le hai prestato la dovuta attenzione, è giunto il momenti di farlo.
Determina le condizioni di usura
Con il tempo la catena si allenta perché i componenti delle singole maglie si consumano. Di conseguenza, la catena si allunga e raggiunge la fine della sua vita utile, perché inizia a saltare, non si aggrappa bene ai denti delle corone o addirittura si smaglia. In ogni caso, in questo modo può danneggiare il pacco pignoni e può essere molto più costoso rimettere in forma la bicicletta. C’è un modo semplice per verificare le condizioni di usura della tua catena. Usando degli specifici attrezzi di misurazione puoi controllare se la catena si è già allungata.

Pulisci la catena
La catena è ancora buona? Ottimo. Per mantenerla tale, dovresti pulirla regolarmente. Meno sporco c’è, meno attrito si genera e meno si consuma la catena. Logico. Se come me ti metti in sella e pedali in qualsiasi condizione meteo, e non pulisci continuamente e diligentemente la catena, di tanto in tanto ti capiterà di vedere un bel groviglio di marciume nero.
Ci sono varie teorie sulla manutenzione della catena. Alcuni si danno alla versione semplice, pulendo con un panno senza pelucchi e apportando qualche goccia della famosa panacea WD-40. Altri usano l’intero arsenale che comprende un dispositivo di pulizia della catena e delle spazzole speciali. Una cosa è certa: via le mani dai detergenti fortemente sgrassanti, in quanto lavano via lo strato protettivo tra le maglie della catena che dovrebbe essere preservato il più possibile. Ma togli lo sporco prima di mettere il nuovo lubrificante.
Io uso un detergente per catene per ammorbidire lo sporco. Con una chiave a brugola o un cacciavite tolgo la sporcizia incastrata tra i pignoni. Per finire bene il lavoro ho inventato un attrezzo speciale attaccando due vecchie testine del mio spazzolino elettrico alle punte di una pinza. Ovviamente, puoi anche creare una cosa simile unendo due spazzolini manuali e passandoli sulla catena. Una volta rimosso lo sporco, sciacqua la catena con dell’acqua e asciugala con un panno privo di lanugine.

Lubrifica la catena
Dopo essere stata accuratamente pulita e asciugata, la catena può essere lubrificata. In questo modo, riduci l'attrito e la catena scorre liberamente sui denti delle corone. Un buon lubrificante riduce l’usura, protegge dalla ruggine e attira meno sporcizia. Dovrebbe inoltre essere facile da usare e distribuirsi in maniera uniforme.
Il lubrificante secco (Dry Lube) evapora parzialmente quando viene applicato e lascia una sottile pellicola di cera sulla catena. Questo strato è repellente allo sporco e quindi particolarmente utile in condizioni asciutte e polverose. D'altra parte, non resiste molto bene alla pioggia e deve essere applicato più frequentemente di un lubrificante bagnato (Wet Lube). Lo svantaggio di quest’ultimo è che attrae magicamente polvere e sporcizia. Il vantaggio è che protegge meglio dall'umidità. Se sei un ciclista sportivo e ti piace pedalare fuoristrada, scegli il lubrificante in base alle condizioni atmosferiche e col tempo troverai la tua formula magica.
Non ho la presunzione di giudicare. Lo hanno fatto altri a seguito di approfonditi test di laboratorio. I tester di Radfahren.de hanno premiato l'olio per catene F100. I prodotti di Muc-Off hanno dato ottimi risultati in termini di protezione dall'usura e grado di lubrificazione.
Il lubrificante ceramico dovrebbero durare a lungo e allungare gli intervalli di manutenzione a un buon prezzo – ottimo per i pigroni. Questi oli contengono nanoparticelle che riducono al minimo l'usura. Naturalmente esistono anche i presunti oli per tutte le condizioni meteo e se non vuoi nuocere all'ambiente, scegli un lubrificante biodegradabile. Non esiste una varietà ideale per tutte le condizioni. Ma se ti prendi cura regolarmente della tua catena è un piacere montare in sella e pedalare.

Spruzzare o versare a gocce? Questa è un’altra domanda che ci si pone quando si sceglie un lubrificante. Gli spray sono facili da usare e distribuiscono il prodotto in maniera uniforme tra le maglie della catena. D'altra parte, c’è il rischio che l’olio arrivi in posti in cui non dovrebbe. Ad esempio sulle corone del cambio, sui dischi dei freni o sulla pista frenante del cerchione. Gli oli sono un po' più difficili da gestire, ma possono essere applicati con precisione millimetrica senza causare problemi secondari. Il modo migliore è farlo seguendo il motto: less is more.
Si tratta di lubrificare i giunti delle maglie della catena. Applica l’olio goccia a goccia all'interno della catena direttamente sulle giunture mentre sposti lentamente la catena all'indietro. Dovresti cercare di fare scorrere la catena nel modo più rettilineo possibile. Puoi rimuovere il lubrificante in eccesso con un panno asciutto. Consiglio: usa un vecchio calzino, si presta benissimo per questo tipo di lavoro. Se utilizzi un lubrificante umido e la parte esterna della catena diventa troppo oleosa, avrai rapidamente un nuovo strato di sporcizia. Così devi rifare tutto il mestiere. In ogni caso, la ricerca della «giusta» cura è una storia infinita e le varie teorie al riguardo sono tante quanto sono i lubrificanti in commercio. L'importante è che tu lo faccia regolarmente!


Semplice scrittore, doppiamente papà, che ama essere in movimento e destreggiarsi nella vita familiare quotidiana, come un giocoliere che lancia le palline e di tanto ne fa cadere una. Può trattarsi di una palla, di un'osservazione, o di entrambe.