

Il nuovo Womanizer Premium: orgasmo garantito in pochi minuti? Ecco il risultato del test.

Come raggiungere facilmente l’apice del piacere? Pare sia semplicissimo con il nuovo Womanizer – a giudicare da quanto dicono moltissime donne di questo mondo. È appena uscito il modello Premium del sextoy più apprezzato e io ho voluto testarlo.
Non si tratta di un classico vibratore ma di uno stimolatore clitorideo che, anziché essere inserito nella vagina, viene semplicemente appoggiato sul clitoride. Emettendo dolci pressioni, stimolerebbe la zona erogena provocando l’orgasmo. Secondo molte delle mie amiche spesso basterebbe poco più di un minuto per raggiungerlo. «Womanizer Pro», il mio primo Womanizer, accompagna la mia vita da ormai due anni. All’inizio ero molto scettica, ma ci ha messo poco a sedurmi. Quando mi hanno proposto di testare «Womanizer Premium», cioè la nuova versione, ero a dir poco elettrizzata. Voglio scoprire se merita davvero tanto clamore e se è veramente così buono come dicono.
Un primo sguardo
Il packaging pare urlarmi in faccia: «Non puoi non comprarmi, sono un prodotto troppo Lifestyle!» Dal punto di vista estetico, potrebbe trattarsi benissimo di un prodotto di bellezza high end. Apro dunque la confezione con una curiosità estrema. Cosa trovo? Un sacchettino di seta per custodirvi il magico oggetto, un secondo inserto stimolatore clitorideo di dimensioni più grandi e un cavo di ricarica magnetico. Ammetto di non aver avuto buone esperienze con i cavi magnetici di altri sextoy perché si scollegavano di continuo, interrompendo il processo di ricarica. Una cosa odiosa! Ma in questo caso il cavo funziona senza problemi, che sollievo! L’unica pecca al momento: il cavo è troppo corto per i miei gusti. Ma vabbè, metto in carica il mio Don Giovanni e do un’occhiata al manuale d’uso che ha un design accattivante ed è scritto in maniera molto chiara.

Un primo contatto
Dopo circa due ore e mezza Womanizer Premium è carico e io sono pronta. Voglio scoprire cosa sa fare e confrontarlo con il suo predecessore. Ha una forma ergonomica e si tiene bene in mano. Sembra anche più elegante, ma questo è un effetto collaterale puramente estetico. Ora anche lui ha una superficie in silicone, come molti altri sextoy di lusso, finalmente! Adoro questo materiale così morbido e vellutato, potrei toccarlo per ore. La plastica del modello precedente mi ha sempre dato fastidio.
Sono particolarmente entusiasta della funzione Smart Silence che riaccende il Womanizer solo quando viene messo a contatto con la pelle. Significa che se lo metti da parte, si spegne immediatamente e si riaccendo solo quando lo riavvicini alla pelle. Questo funziona perfettamente: il ronzio ha un volume molto basso ma comunque udibile e non si sente finché non prendo in mano lo stimolatore. Inoltre, il rumore mi sembra più lieve e piacevole rispetto a quello del Womanizer Pro. Ci sono dodici livelli di intensità in tutto. Sono davvero stupita di quanto possa essere intenso il livello più alto e delicato quello più basso. A mio parere questo è un grandissimo punto a favore del nuovo Womanizer, rispetto al predecessore, che al contrario non vantava livelli di intensità così graduali e neanche un contrasto così forte tra il livello più intenso e quello più lieve. Anche la funzione pilota automatico promette molto! Una volta selezionata, Womanizer Premium è in grado di variare l’intensità di stimolazione in maniera casuale. Ma conservo questa funzione per dopo, quando inizierà il test vero e proprio.
La mia prima volta
Mi accorgo subito che l’inserto stimolatore cliterideo è diverso: è più grande rispetto a quello del modello precedente e la sua forma non è più tonda ma ovale. Perciò, all’inizio ho un po’ di difficoltà a trovare la posizione giusta. Ma dopo qualche minuto riesco a posizionarlo correttamente. Ovviamente, provo tutti i livelli di intensità, anche se di solito preferisco quelle più dolci. Come già constatato prima, il livello di intensità più bassa è incredibilmente morbido e accarezzevole, mentre quello più alto per i miei gusti è semplicemente troppo potente. Ma se cerchi stimolazioni forti verrai certamente accontentata.
Ah... adoro questa pace! Così posso godere della giusta tranquillità e concentrarmi pienamente su me stessa. Durante la stimolazione il ronzio è veramente minimo e non mi disturba per nulla. Anzi, devo ammettere che questo è forse il lato migliore del nuovo Womanizer Premium.
Ma ora testiamo un po’ il pilota automatico. È una funzione che già conosco e utilizzo regolarmente con stimolatori di altre marche. Ma la gioia provata nell’attesa svanisce presto. Non so tu, ma io la variazione casuale dell’intensità me la immaginavo diversa, ricca di sorprese. E invece non è proprio così. Il programma autopilota è troppo prevedibile e impiega un tempo eccessivo per cambiare di intensità. Sono impaziente e dopo appena due sequenze reimposto il dispositivo in modalità manuale.
Conclusione: c’è orgasmo e orgasmo
È davvero facile arrivare all’orgasmo con Womanizer Premium, devo ammetterlo, anche se mi ci vogliono forse cinque o dieci minuti in più rispetto alle mie amiche. Ma l’apice del piacere che ti fa raggiungere in confronto ad altri sextoy è di gran lunga più intenso. È una sensazione inebriante dolentemente vogliosa che si raggiunge piano piano. Non ho mai vissuto un orgasmo simile prima d’ora. Il mio verdetto è chiaro: Womanizer Premium merita davvero questo forte clamore. Tutti parlano parlano della funzione pilota automatico, ma a parer mio ci sono altri aspetti salienti, come la piacevole sensazione tattile, il volume così basso del ronzio e i livelli di intensità incredibilmente graduali. Pertanto, posso affermare di preferirlo al modello precedente. A proposito, Womanizer Premium dovrebbe anche essere impermeabile! Ma non ho ancora avuto modo di testarlo nella vasca da bagno.


Essendo una persona piena di contrasti, mi interessa tutto. Dai sex toys ai documentari storici alla musica grunge - mi avventuro spesso in territori sconosciuti e mi piace provare cose nuove. Ma per questo, ho bisogno dell'effetto completo del chicco: probabilmente non mi troverete mai senza un caffè in mano. Potete trovare altri miei articoli nella rivista su <a href="http://www.amorana.ch/" target="_blank">amorana.ch.</a>