
Retroscena
Bere, ventilare, fare una pennichella: 7 consigli per resistere al caldo
di Olivia Leimpeters-Leth
Le giornate di sole ci mettono di buon umore, ma c'è sempre il rischio di prendersi un'insolazione. Per evitare rischi e pericoli, è bene conoscere questi consigli.
«Ma che caldo, ma che caldo, ma che caldo fa. Ma che caldo in questa città». Il ritornello di Jovanotti del 1992, oggi è più attuale che mai perché rappresenta la nostra realtà. Di recente, l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ha annunciato una notizia difficile da sopportare: gli anni dal 2023 al 2027 saranno probabilmente i più caldi di sempre. Nel comunicato stampa l'organizzazione dichiara che il riscaldamento climatico aumenterà fino a raggiungere temperature record senza precedenti, insieme al fenomeno meteorologico «El Niño».
In Svizzera, oltre alle temperature, anche le ore di sole annuali stanno aumentando. Ecco cosa dicono le statistiche: nel 2022, in alcune stazioni di misurazione si è registrato un aumento del 19% delle ore di sole annuali, rispetto alla media degli ultimi anni.
Fa dunque sempre più caldo e c'è sempre più sole – due motivi per prendersi cura della tua salute nelle prossime estati. Oltre al rischio di scottature e del cancro alla pelle, c'è anche quello di prendersi un'insolazione.
Se esponi troppo a lungo testa e collo ai raggi aggressivi del sole, soprattutto senza indossare un copricapo, corri il rischio di prenderti un'insolazione. Nella testa si crea un accumulo di calore, le meningi sono sovrastimolate e infiammate, il cervello si gonfia e la pressione intracranica aumenta. I sintomi che ne risultano, pur non essendo piacevoli, almeno non minacciano la vita delle persone adulte sane:
mal di testa, torcicollo, nausea, ma persino vomito e svenimento. Se la testa si arrossa e diventa bollente, il corpo mantiene la sua temperatura normale.
Il motivo è semplicemente il surriscaldamento dovuto alla lunga e intensa esposizione al sole. A differenza delle scottature, non sono tanto i raggi UV a costituire un pericolo, ma il calore causato dall'esposizione al sole: il corpo non riesce più a elaborare le radiazioni termiche a onda lunga e si surriscalda.
Le persone con pochi capelli e i bambini devono prestare particolare attenzione. Innanzitutto, perché i bambini hanno spesso meno capelli e reagiscono più facilmente con un aumento della temperatura corporea o della febbre dopo un'intensa esposizione al sole. Se poi i bambini hanno ancora una fontanella aperta, bisogna prestare ancora più attenzione e bisognerebbe evitare del tutto il sole di mezzogiorno.
Il colpo di sole è meno pericoloso del colpo di calore: mentre il colpo di sole può essere curato da soli, il colpo di calore è un problema acuto che potrebbe richiedere un intervento ospedaliero di terapia intensiva. Deriva dal termine inglese «heatstroke» (letteralmente «colpo di calore» o «ictus da calore»).
Se il colpo di sole è localizzato alla testa, il colpo di calore percuote tutto il corpo. Il riscaldamento è tale che i sistemi di regolazione dell'organismo, come la sudorazione, smettono di funzionare e sussiste un grave pericolo di vita. Il corpo è caldo, secco e rosso fuoco, il battito cardiaco è accelerato, la pressione sanguigna bassa e la temperatura corporea spesso supera i 40 gradi. In caso di sospetto è bene chiamare immediatamente un medico di pronto intervento.
Se tu o altre persone mostrate sintomi di un colpo di calore, l'unica cosa da fare è chiamare subito un'ambulanza.
D'altra parte, per i colpi di sole meno pericolosi, ci sono delle misure di primo soccorso che aiutano in modo decisivo e immediato:
La prima (e più ovvia) misura di pronto soccorso consiste nell'allontanarsi dal sole e possibilmente entrare in una stanza fresca. È ciò che raccomanda la Croce Rossa tedesca sul suo sito web. In questo modo la testa surriscaldata si raffredda e non viene esposta a ulteriori raggi solari. Anche nei giorni successivi si dovrà entrare in contatto con il sole diretto solo con cautela.
Una volta al riparo dal sole, la posizione seduta è fondamentale: tieni la testa e la parte superiore del corpo sollevate e raffredda la testa. Per evitare di sollecitare ulteriormente la circolazione sanguigna, non raffreddare la testa con cubetti di ghiaccio o elementi refrigeranti. Piuttosto, fai degli impacchi umidi, o metti la testa e il collo sotto l'acqua fresca del rubinetto.
Durante un colpo di sole, il corpo perde molti liquidi. Per compensare questa situazione e allo stesso tempo raffreddare il corpo dall'interno, è importante somministrare molti liquidi alle persone colpite. Evita le bevande ghiacciate e bevi piuttosto quelle tiepide. Tuttavia, si possono somministrare dei liquidi solo se la persona è pienamente cosciente. In caso contrario, contatta immediatamente il pronto soccorso.
Per sopravvivere alle prossime estati in buona salute, non bastano i consigli di primo soccorso. Bisogna soprattutto adottare misure precauzionali per la propria salute e per quella dei propri cari, per evitare innanzitutto le emergenze. Quindi, quando vai in piscina, al lago o in generale all'aria aperta, proteggi sempre il tuo corpo dal sole seguendo i seguenti consigli:
Stare sotto il sole con la pelle non protetta non è mai stata una buona idea, ma nei prossimi anni il pericolo sarà sempre maggiore. Diversi studi (tra cui questo) dimostrano che l'esposizione diretta al sole, a lungo termine, provoca un aumento della temperatura dello strato superficiale della pelle, della frequenza cardiaca, del flusso sanguigno cutaneo e a un calo dell'attenzione fino al 67%.
Indossare abiti lunghi e chiari protegge la pelle e riduce la temperatura del suo strato superficiale fino al 13%. Proteggi soprattutto testa e collo dal sole diretto, indossando un copricapo e degli occhiali da sole con protezione UV. Per neonati e bambini piccoli valgono regole ancora più severe: assolutamente non esporli al sole diretto senza un abbigliamento protettivo adeguato.
In generale, dovresti evitare di prendere il sole troppo a lungo. Ogni ora di sole, infatti, (soprattutto senza l'utilizzo della protezione solare) aumenta il rischio di scottature, insolazioni e, in casi estremi, colpi di calore. Uno studio giapponese cita la durata dell'esposizione alle radiazioni solari, combinata con l'aumento della temperatura media, come il principale fattore di rischio per un colpo di calore. Cerca dunque di ascoltare il tuo corpo e concedigli una pausa all'ombra o in spazi freschi.
Trascorrere il tempo al sole non è del tutto negativo, ovviamente. È un modo di ricaricare le tue riserve di vitamina D. Inoltre, l'organismo produce una maggiore quantità di serotonina, l'ormone della felicità, che ti mette di buon umore e ti fa addormentare più facilmente la sera. Tuttavia, d'estate sarebbe meglio prendere il sole solo la mattina presto o la sera tardi, perché il sole di mezzogiorno è considerato particolarmente aggressivo sulla pelle e mette sotto stress l'intero organismo.
Immagine di copertina: shutterstockAdoro le frasi enfatiche e il linguaggio allegorico. Le metafore intelligenti sono la mia kryptonite, anche se a volte è meglio arrivare dritti al punto. Tutti miei testi sono curati dai miei gatti. E non è una metafora, perché credo che si possa «umanizzare l'animale domestico». Quando non sto seduta alla scrivania, mi piace fare escursioni, suonare musica attorno al fuoco o attivare il mio corpo stanco praticando sport o andando a una festa.