Test del prodotto

Assault Rower Elite: un attrezzo per i puristi con tanto spazio a disposizione

Michael Restin
1.11.2022
Traduzione: Martina Russo

Se si parla di vogatori con resistenza ad aria, i modelli della Concept2 sono i top di gamma indiscussi. Ora è arrivata la contromossa di Assault Fitness sotto forma di un colosso pensato per un target specifico.

Appena il corriere lo deposita davanti al portone del mio garage mi rendo conto che l’Assault Rower Elite gareggia in tutta un’altra categoria di peso. Con i suoi 65 chilogrammi pesa infatti più del doppio di un Concept2. Un vero e proprio attentato alla mia schiena. Con l’aiuto di un vicino volenteroso riesco a portare lo scatolone in casa e mi viene subito da domandarmi se questo è il posto giusto dove tenerlo. Perché l’attrezzo chiede a gran voce di essere installato in una palestra, una sala fitness o un loft. Tutte cose di cui purtroppo non dispongo. Ma sto scrivendo dell’inverno 2020, quello della pandemia. Quel periodo in cui avere in casa un’attrezzatura per l’home fitness era una gran fortuna e io sono grato di poter testare questo mostro per qualche settimana. Con la motivazione a mille, mi metto subito all’opera e chiedo l’aiuto di Fabian, l’atleta di canottaggio che mi farà da motivatore e allenatore.

  • Guida

    Canottaggio, ma nel modo giusto: chiacchierata di tecnica con Fabian

    di Michael Restin

Mentre mi districo tra numero di colpi, intervalli e tecnica, i magazzini si svuotano sempre più e le catene di fornitura diventano molto meno stabili della catena del mio Assault Rower. Poi succede anche che la «Ever Given» (tweet in tedesco) si incaglia nel Canale di Suez e noi ci abituiamo a vivere nell’incertezza. Lo stato di emergenza è ormai la nuova normalità e presto diventa chiaro che nessun nuovo vogatore imboccherà la strada verso l’Europa tanto in fretta. Né marchio Assault Fitness, né Concept2. Visto che in quel momento una recensione non avrebbe avuto molto senso, ho tenuto le mie esperienze per me. Ora però i magazzini sono di nuovo pieni, e per fortuna. Perché vale davvero la pena spendere qualche parola su questo attrezzo. L’Assault Rower Elite è una sorta di «Ever Given» dei vogatori. Un colosso possente con un alto grado di sopportazione, a patto che non ti si incastri nel corridoio.

Assault Fitness AssaultRower Elite
Vogatore
CHF1550.–

Assault Fitness AssaultRower Elite

Assemblaggio

Nell’Assault Rower tutto è un po’ più grande e massiccio. Appena aperto l’imballaggio noto la ventola da 19 pollici. Con le lame rosse che occhieggiano dietro alle grate invece che mimetizzarsi, salta subito all’occhio.

Il cuore pulsante dietro le sbarre: la ventola dell’Assault Rower Elite.
Il cuore pulsante dietro le sbarre: la ventola dell’Assault Rower Elite.

Qui, a differenza del Concept2, non è possibile modificare la direzione dell’aria e quindi impostare una resistenza più simile a quella di una imbarcazione da corsa o di una galea romana. Ma su questo torniamo dopo. Già da questo dettaglio, comunque, l’Assault Rower mette subito in chiaro che qui non troverai tante manopole o levette, quanto piuttosto un bel po’ di acciaio e alluminio. Tanto che mi tocca avvitare per bene un pezzo dopo l’altro. Infatti qui non è sufficiente piegare, ruotare o agganciare un componente all’altro.

L’operazione più complicata è collegare il cuore dell’attrezzo al binario. Qui un altro paio di mani è fondamentale. Tutto il resto, cioè il montaggio delle pedane, del display, dell’impugnatura, del sedile e delle gambe di appoggio, non è difficile anche se richiede un certo impegno. Dopo un’ora abbondante, inserisco come ultima cosa quattro batterie AA nel display grande come una calcolatrice e sono pronto a partire.

Prima che l’Assault Rower Elite sia pronto all’uso ci sono un po’ di cose da avvitare.
Prima che l’Assault Rower Elite sia pronto all’uso ci sono un po’ di cose da avvitare.

La resistenza

Chi sceglie un AirRower è ricompensato da un’esperienza di voga realistica, con un incremento graduale della resistenza in rapporto alla potenza applicata. Questo principio relativamente semplice rende questi attrezzi autosufficienti e durevoli, visto che non occorre collegarli alla rete ed è molto facile misurare la potenza. Non c’è da stupirsi, quindi, se nelle palestre, nelle competizioni e per gli allenamenti a secco questi attrezzi sono la prima scelta. La maggior parte di questi attrezzi è realizzata da Concept2.

Concept2 RowErg Standard PM5
Vogatore
CHF1179.–

Concept2 RowErg Standard PM5

Chi come me ha avuto modo di provare un modello di questo tipo in palestra, appena salito sull’Assault Rower sente la mancanza della possibilità di regolare l’alimentazione dell’aria. Qui però l’intensità dell’allenamento non dipende dalla posizione della presa d’aria sulla copertura della ventola. Qui lavori sempre e comunque. Concept2 paragona (in tedesco) la sua modalità di funzionamento al cambio di una bicicletta. Sarebbe stato facile utilizzare lo stesso principio anche per l’Assault Rower. Ma visto che il motto del marchio sembra essere «reduce to the max» e che lo stesso marchio è più a suo agio con il crossfit e l’HIIT (’High Intensity Interval Training) che con il canottaggio, l’azienda preferisce dare più importanza alla massima stabilità che alle opzioni di regolazione.

Nell’insieme anche il rumore non è un problema, perché il principale difetto dei vogatori ad aria è chiaramente l’elevata rumorosità. Soprattutto in caso di intervalli brevi e intensi l’attrezzo può essere così rumoroso da richiedere una sala di allenamento adeguata o almeno dei vicini tolleranti. Inoltre quando l’Assault Rower ha l’alloggiamento aperto muove così tanta aria che è meglio non tenere la collezione di francobolli nella stessa stanza. L’alternativa più silenziosa e tranquilla sarebbe un vogatore con resistenza ad acqua.

Posizione della seduta

Il sedile e l’altezza sono perfetti. Non sono mai stato così comodo su un vogatore.
Il sedile e l’altezza sono perfetti. Non sono mai stato così comodo su un vogatore.

Appena saliti sull’Assault Rower si ha un’ottima impressione. Occorre regolare individualmente i quattro piedini fino a quando l’attrezzo non poggia saldamente sul pavimento e, grazie al notevole peso, resta ben fermo durante qualsiasi allenamento. Mi sembra di stare su un SUV, forse per la posizione della seduta, in alto ed eretta, in conseguenza dell’ubicazione dei poggiapiedi. Il sedile, anch’esso confortevole ed ergonomico, è il primo punto in cui ho la sensazione di essere più comodo di quanto sia mai stato sui modelli Concept2 di cui ho esperienza. Benché questi modelli siano disponibili anche con le gambe rialzate, non mi hanno mai dato lo stesso livello di comfort. Il sedile dell’Assault poggia sulla parte posteriore, ha un piccolo incavo per il coccige ed è ben imbottito, pur offrendo un sostegno sufficiente. Inoltre scorre senza problemi sul binario. Terminato l’allenamento resta bloccato nella posizione più arretrata.

Impugnatura e sensibilità

Grazie all’incavo al centro dell’impugnatura sono possibili diverse opzioni di presa e di allenamento che vanno oltre il classico canottaggio.
Grazie all’incavo al centro dell’impugnatura sono possibili diverse opzioni di presa e di allenamento che vanno oltre il classico canottaggio.

L’impugnatura è fissata a una trasmissione a catena e cinghia a due stadi, in grado di sopportare senza problemi anche i più intensi allenamenti HIIT. Apprezzo molto la fluidità e la posizione elevata della catena. Non c’è nulla che dia fastidio, nessun compromesso a livello di progettazione. La sensazione della vogata è straordinaria e i piccoli rumori in fase di trazione e rotazione sono coperti dal fruscio dell’aria. L’impugnatura è leggermente angolata e più spessa di quella a cui sono abituato, ma si afferra bene ed è sicuramente adatta anche a persone con mani più grandi.

Display

Un display piuttosto semplice è collocato nel mio campo visivo, direttamente davanti al mio naso. Anche in questo caso l’Assault Rower offre solo l’essenziale e visualizza orario, numero di colpi, distanza, passo, calorie e (tramite Bluetooth/ANT+ con fascia toracica) frequenza cardiaca. Con una procedura relativamente semplice posso definire degli obiettivi, scegliere tra otto programmi HIIT o crearne di miei. Quello che però non riesco a trovare è un po’ di motivazione o di intrattenimento extra.

Mi piacerebbe che il display facesse qualcosa di più. O almeno che ci fosse posto per un iPad.
Mi piacerebbe che il display facesse qualcosa di più. O almeno che ci fosse posto per un iPad.

Qui non è previsto nulla per «giocare». Non posso nemmeno gareggiare contro una piccola pace boat, come permette di fare il monitor PM5 di Concept2, altrettanto compatto, ma con più funzioni. È lampante che l’Assault Rower ama l’essenzialità, ma vista la fascia di prezzo alta in cui si colloca, potrebbe offrire qualcosa di più in quest’ambito. Anche solo un supporto per smartphone o iPad sarebbe un passo avanti. Visto che non pratico molto l’HIIT ma preferisco lunghe sessioni di voga la sera, non mi interessano tanto i dati, quanto un po’ di intrattenimento. E vedere il televisore al di là dell’imponente Rower è praticamente impossibile.

Come riporlo

A causa della struttura ingombrante e senza compromessi, l’Assault Rower ha bisogno di un certo spazio anche una volta terminato l’allenamento. Anche se si solleva facilmente nella parte posteriore e si può portare in giro grazie alle rotelle, pur parcheggiato in posizione verticale resta quello che è: un vogatore dalle dimensioni impressionanti, che non si può piegare o chiudere in due come i modelli di Concept2.

Le rotelle consentono di manovrare facilmente il Rower, che però è e resta enorme.
Le rotelle consentono di manovrare facilmente il Rower, che però è e resta enorme.

235 centimetri di lunghezza, 51 centimetri di larghezza e 123,4 centimetri di altezza non si ignorano tanto facilmente e negli ambienti di dimensioni normali costituiscono sempre un ingombro. Ti conviene comprare una corazzata come l’Assault Rower soltanto se hai un posto fisso dove lasciarlo. L’unica cosa più difficile di nasconderlo è smontarlo di nuovo per rimetterlo nell’imballo originale. Quindi pensaci bene: è un oggetto molto ingombrante e una volta entrato in casa, non se ne va più.

Conclusione

L’Aussault Rower Elite è un ottimo vogatore, ma rientra più nella categoria «special interest». Se ami il Crossfit e l’HIIT, l’acciaio e l’alluminio, qui trovi la quintessenza della qualità. Un attrezzo «progettato per essere messo alla prova», secondo lo stesso produttore. Non scivola e non traballa e può essere usato senza problemi anche da chi ha qualche centimetro o qualche chilo in più. Il carico massimo indicato è di 158,8 kg. Cosa abbastanza strana, perché il Concept2 RowErg, dall’aspetto ben più esile, è omologato fino a 230 kg. Questo significa semplicemente che è molto difficile superare il rivale più versatile in qualsiasi categoria. Per la maggior parte di coloro che desiderano allenarsi seriamente nel canottaggio, questo rimane infatti la prima scelta. Ma posso capire se hai un debole per l’Aussault Rower Elite: è merito del design, dei materiali e della comodità. È un attrezzo per puristi a cui non manca lo spazio e disposti a rinunciare senza problemi a qualche dettaglio, qualche possibilità di regolazione e qualche dato.

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Semplice scrittore, doppiamente papà, che ama essere in movimento e destreggiarsi nella vita familiare quotidiana, come un giocoliere che lancia le palline e di tanto ne fa cadere una. Può trattarsi di una palla, di un'osservazione, o di entrambe.


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