Retroscena

10 fatti incredibili sul cordone ombelicale

Il cordone ombelicale fornisce le sostanze nutritive necessarie a chi sta per nascere, ma serve anche da giocattolo nel grembo materno e può essere utile anche dopo la nascita. Uno sguardo a questa piccola meraviglia e alla cicatrice che lascia dietro di sé.

Hai mai pensato di conservare il sangue del cordone ombelicale di tua figlia o tuo figlio? Io no. C'è un motivo, o meglio una persona, che mi ha fatto affrontare l'argomento proprio ora, sette anni dopo la nascita della mia prima figlia: Chrissy Teigen.

Se il nome non ti dice nulla, sappi che Chrissy Teigen è una modella statunitense di 44 anni, sposata con il cantante John Legend e madre di tre figli. E: ha appena depositato il sangue del cordone ombelicale del suo neonato. Le piace parlare pubblicamente di questo e di molte altre cose di famiglia.

La modella statunitense Chrissy Teigen ha depositato il sangue del cordone ombelicale del suo terzo figlio.
La modella statunitense Chrissy Teigen ha depositato il sangue del cordone ombelicale del suo terzo figlio.
Fonte: @chrissyteigen/Instagram

Questa notizia mi ha fatto riflettere. Conosco storie e leggende che dicono di mangiare la placenta dopo il parto o di interrarla e piantarci sopra un albero. Ho anche sentito dire che il sangue del cordone ombelicale sia una cosa preziosa. Ma lo sarà al punto da volerlo depositare in un'apposita banca? Ho voluto vederci chiaro e ho scoperto dieci fatti incredibili sull'argomento. Conclusione: il cordone ombelicale sa il fatto suo!

1. Sangue salvavita

Dopo la nascita e lo svezzamento, all'interno del cordone ombelicale rimane del sangue residuo che contiene preziosissime cellule staminali che possono essere utilizzate per curare eventuali malattie del sangue e del sistema immunitario. Oggi viene utilizzato soprattutto nel trattamento di bambine e bambini affetti da leucemia. Anche alle nostre latitudini è possibile conservare il sangue cordonale: in Svizzera ci sono diverse banche a questo scopo, sia private che una pubblica. Quest'ultima, mette a disposizione le cellule staminali per persone malate in tutto il mondo.

2. Il primo giochino

Intorno al quarto mese di gravidanza, la creatura nel grembo materno inizia ad esplorare l'ambiente circostante con le mani, i piedi e la bocca. Nelle immagini ecografiche possiamo vedere come i bebè si aggrappano al cordone ombelicale, sperimentando le prime percezioni aptiche. Questo continuo tira e molla non è pericoloso, anzi, favorisce la crescita del cordone, che dovrebbe comunque allungarsi.

Nel grembo materno, il bebè si succhia il pollice e gioca con il cordone ombelicale.
Nel grembo materno, il bebè si succhia il pollice e gioca con il cordone ombelicale.
Fonte: Shutterstock

3. Il cordone ombelicale cresce

Il cordone ombelicale cresce costantemente insieme alla creatura in pancia, fino alla lunghezza di un bebè appena nato, cioè circa 50-60 centimetri. Un cordone ombelicale troppo lungo, di 80 o più centimetri, si manifesta solo su un caso su 1000.

4. Aggrovigliamenti e nodi

A causa dei movimenti del nascituro, il cordone ombelicale può attorcigliarsi attorno a determinate parti del corpo del bebè, spesso anche attorno al collo. Gli aggrovigliamenti del cordone ombelicale si verificano nel 20% delle nascite circa. Nell'1-2% dei casi, il bebè addirittura scivola attraverso il cordone aggrovigliato, provocando la formazione di un vero e proprio nodo al cordone ombelicale. Nella maggior parte dei casi non vi sono problemi. Tuttavia, se il nodo risulta talmente teso da non far passare il nutrimento, bisogna intervenire e anticipare la nascita.

5. Elastico grazie all'acido ialuronico

L'acido ialuronico è noto soprattutto come ingrediente delle creme anti-età. Tuttavia, è anche un componente naturale del cordone ombelicale. Nella cosiddetta gelatina di Wharton è presente lo ialurone, che conferisce al cordone ombelicale la necessaria elasticità, proteggendolo così da eventuali pieghe. Nel cordone ombelicale vi sono due arterie che girano a spirale intorno a una vena, conferendo stabilità.

All'interno del cordone ombelicale, due arterie si avvolgono a spirale attorno a una vena
All'interno del cordone ombelicale, due arterie si avvolgono a spirale attorno a una vena
Fonte: Shutterstock

6. Sangue trasportato al contrario

A proposito di arterie e vene: normalmente le arterie portano sangue ricco di ossigeno, mentre le vene quello povero di ossigeno. Essendo la madre a passare il nutrimento al feto, all'interno del cordone ombelicale il sangue circola al contrario: la vena porta il sangue ossigenato e ricco di sostanze nutritive dalla placenta al feto e le arterie, invece, trasferiscono il sangue deossigenato e i prodotti di scarto alla placenta.

7. La prima cicatrice della vita

Dal momento del suo primo respiro, il neonato non ha più bisogno del cordone ombelicale, che viene dunque tagliato. Il taglio è indolore perché il cordone non contiene fibre nervose. La parte restante si secca, diventa nera e si stacca dopo qualche giorno. Rimane solo l'ombelico che è la prima cicatrice nella vita di una persona. Nei primi giorni dopo la nascita, è fondamentale curare e disinfettare regolarmente il resto del cordone.

8. Clampaggio

In genere, il cordone ombelicale viene clampato subito dopo la nascita. Al giorno d'oggi, tuttavia, le ostetriche ritardano sempre più il clampaggio e aspettano che il cordone ombelicale si stacchi da solo e che lo scambio di sangue si interrompa naturalmente. Questo dovrebbe fornire al bebè una porzione extra di sangue: secondo uno studio svolto a Città del Messico, i neonati beneficerebbero di un migliore apporto di ferro. Tuttavia, dopo il clampaggio non è più possibile donare il sangue ombelicale.

9. In dentro o in fuori?

La forma dell'ombelico non è unica come quella di un'impronta digitale, ma ne esistono comunque un'infinità di tipologie diverse. Il suo aspetto dipende principalmente da fattori genetici e non ha nulla a che fare con il taglio in sé. Tuttavia, le dimensioni e il peso del corpo possono modificarne l'aspetto nel corso degli anni. La maggior parte delle persone ha l'ombelico in dentro e solo poche lo hanno in fuori. Per le persone adulte, l'ombelico non ha più alcuna funzione. Tuttavia, per alcune operazioni fornisce un'importante possibilità di accesso all'interno del corpo. Gli strumenti chirurgici vengono inseriti attraverso una piccola incisione nell'ombelico; questo metodo è chiamato chirurgia single-port.

La maggior parte delle persone ha l'ombelico in dentro
La maggior parte delle persone ha l'ombelico in dentro
Fonte: Shutterstock

10. Usanze nel mondo

In Messico, il cordone ombelicale è considerato un portafortuna e viene messo al collo del neonato come una collana. In Giappone viene pulito e conservato in una scatola come ricordo e buon auspicio per un buon rapporto tra madre e figlio per tutta la vita. Nei paesi islamici, dopo la nascita, è tradizione seppellire il cordone ombelicale vicino a una moschea o gettarlo in un fiume.

Immagine di copertina: Shutterstock

A 53 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Mamma di Anna ed Elsa, esperta di aperitivi, fanatica del fitness di gruppo, aspirante ballerina e amante del gossip. Spesso addetta al multitasking e persona che vuole tutto. Talvolta chef del cioccolato e regina del divano.


Bebè
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Retroscena

    Il tuo bambino è pronto per il "Chindsgi"?

    di Ümit Yoker

  • Retroscena

    "Bisogna nascere per essere educatori!".

    di Myrtha Brunner

  • Guida

    Schiumino, corsi genitori-bambini, playdate: una nuova lingua per i (futuri) genitori

    di Katja Fischer

12 commenti

Avatar
later