La legione scomparsa della Britannia romana

'[Una] grande e affascinante lettura... piacerà sicuramente agli storici militari, agli amanti del mistero e ai giocatori di wargame. Non potrò mai raccomandare abbastanza questo libro...' -- Rivista Irregular

La Legio IX Hispana ebbe una storia lunga e attiva, fondando in seguito York da dove presidiava le frontiere settentrionali della Gran Bretagna. Ma l'ultima prova della sua esistenza in Britannia risale al 108 d.C. Il mistero della loro scomparsa ha ispirato dibattiti e immaginazione per decenni. La teoria più popolare, immortalata nel romanzo di Rosemary Sutcliffe L'aquila della Nona, è che la legione fu inviata a combattere i Caledoni in Scozia e lì fu spazzata via.

Ma l'archeologia più recente (comprese le prove che Londra fu rasa al suolo e decine di teste decapitate) suggerisce una crisi, non al confine ma nel cuore della provincia, che in precedenza si pensava fosse pacifica in questo periodo. E se la IX Hispana avesse preso parte a una ribellione che avrebbe portato alla sua punizione, allo scioglimento e alla damnatio memoriae (cancellazione ufficiale dai documenti)? Questa proposta di "guerra adrianea" sarebbe il vero contesto della "visita" di Adriano nel 122 con un'intera legione, la VI Victrix, che sostituì la IX "scomparsa" come guarnigione a York. Secondo altre teorie, la legione sarebbe andata perduta sul Reno o sul Danubio, oppure in Oriente. Simon Elliott esamina le prove di queste quattro teorie e altre possibilità.