Libro marrone sull'incendio del Reichstag e il terrore di Hitler

Tedesco, Willi Mnzberg, 2020
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Nel luglio del 1933, a Parigi, fu pubblicato il Libro marrone sul'incendio del Reichstag e il terrore di Hitler. Sotto la direzione dell'editore comunista Willi Münzenberg, gli autori, rimasti anonimi, tra cui lo scrittore Arthur Koestler, raccolsero documenti e prove falsificate per dimostrare che i nazisti avevano appiccato l'incendio del Reichstag il 27 febbraio 1933. Il libro informava anche sulla brutalità della persecuzione degli ebrei e sul terrore nei campi di concentramento. Il capitolo "Il mondo non può essere ingannato" contiene, tra l'altro, un resoconto di Egon Erwin Kisch sulla sua arresto nella notte dell'incendio e una lettera aperta di Ernst Toller a Joseph Goebbels. La copertina fu realizzata dal grafico e artista di fotomontaggi John Heartfield, che rappresenta Hermann Göring con un grembiule da macellaio insanguinato e un'ascia in mano. Il fronte e il retro sono collegati tra loro. Il Libro marrone è considerato la pubblicazione in esilio con il maggiore impatto. È stato tradotto in molte lingue e fino al 1935 si stima che siano state vendute complessivamente 600.000 copie.

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