

Sidi MTB Drako 2 SRS: la mia prima impressione sulla scarpa da ciclismo high-tech

Mi servono delle nuove scarpe da ciclismo. Quelle vecchie si sono un po' consumate. Come saranno le MTB Drako 2 SRS di Sidi? La mia prima impressione: funzionano.
Le mie scarpe da ciclismo sono piuttosto usurate, o meglio, vissute. Sia come sia, è giunta l’ora di cambiarle. Purtroppo. Perché ero pienamente soddisfatto delle Giro Rincon. Le ho usate quasi per un anno intero pedalando sulla mia gravel bike, sia nella pampa che sul roller trainer.
Ma ora sono diventate talmente scomode da farmi impazzire, nel vero senso della parola. Perché il Boa, il sistema di chiusura della scarpa, si è consumato. O almeno così sembra. Ogni cinque minuti mi tocca girare la rotellina per stringere nuovamente la calzata. È ora di cambiare scarpe.
Sidi MTB Drako 2 SRS: alta tecnologia ai piedi
La MTB Drako 2 SRS di Sidi è una scarpa da trail, secondo il produttore. Ed è fatta per soddisfare le esigenze di ogni disciplina, dalla mountain bike, alla gravel bike, fino al ciclocross. Non sono ancora riuscito a provarla sui sentieri, perché nelle scorse settimane sono stato particolarmente impegnato a testare il trainer Wahoo Kickr e l’app di allenamento Systm.
Ma questa scarpa pullula di tecnologia: dalla suola in carbonio alla soletta ammortizzata in schiuma, dalla forma ergonomica al sistema di chiusura. Per questo morivo dalla voglia di provarla.

Prima impressione: due Tecno-3 battono un Boa, ma ...
A differenza della Rincon di Giro, la Drako 2 SRS dispone di due chiusure Tecno-3, al posto di un Boa e di una chiusura in velcro. La stringa è sottile, proprio come nella Rincon, per permettere di regolare finemente la tensione sulla tomaia, evitando i lacci aggrovigliati. A differenza di altri modelli Sidi come la Eagle e la Dragon, sulla Drako 2 SRS, il secondo pulsante di chiusura non si presenta più sul lato ma sulla parte superiore del collo del piede. In questo modo la calzata può essere regolata anche in corsa.


Finora, ho testato la scarpa esclusivamente sul roller trainer nel mio garage per un totale di circa otto ore. Pertanto, in questo articolo do solo una prima impressione e non una recensione dettagliata.
Ma posso già dire una cosa con certezza: due chiusure Tecno-3 sono molto meglio di un Boa e di un velcro. Il piede calza perfettamente, non ho mai dovuto stringere la scarpa durante le mie sessioni di allenamento. La regolazione in corsa tramite il pulsante sul collo del piede non è quindi mai stata necessaria finora. Einmal beide Knöpfe gedreht, zwei Stunden gefahren. Fin qui tutto bene.
La scarpa è compatibile con la tacchetta standard (SPD) a 2 fori, che non è altro che una piastrina avvitabile che ti permette di agganciarti ai pedali click. La tacchetta collega quindi la scarpa al pedale. Dopo un paio di tentativi, ho deciso di lasciar perdere i pedali click e ho optato per quelli magnetici. Cioè per i Magped. Significa che le scarpe sono dotate di piastre metalliche al posto di tacchette.



Ma c’è un «ma»
Tuttavia, e qui arriva il «ma», il sistema di chiusura Boa della Giro Rinco è più semplice. Per stringere, giri in senso antiorario e per allentare tiri il pulsante verso l'alto. Ecco fatto. Con la Tecno-3, invece, prima giri la levetta in senso orario per regolare la calzata e poi la ripieghi verso il basso per fissarla. Mentre per allentare la fibbia al collo del piede, premi contemporaneamente i due piccoli pulsanti laterali. Troppo complicato? Allora guarda il seguente video.
Resta da vedere se le due chiusure reggeranno anche dopo un giro su un sentiero fangoso. Posso immaginare che fattori esterni come sporcizia, sassolini e ramoscelli possano incastrarsi nel meccanismo tanto da incepparlo. Sarà tutto da vedere...


Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.