
Guida
Sfatiamo un mito: i gatti cadono davvero sempre in piedi?
di Darina Schweizer

Ogni minuto conta per salvare un animale in difficoltà. Il veterinario dedito alla protezione animali Enrico Clavadetscher mostra come puoi fornire un primo soccorso al tuo animale domestico.
Immaginati di trovare un gatto ferito e sanguinante sul ciglio della strada. Cosa faresti? Lo porteresti subito all'ambulatorio veterinario? Sembra ovvio, ma questa non è sempre la soluzione migliore. Se perde troppo sangue durante il tragitto, il medico potrebbe non essere più in grado di salvarlo.
Enrico Clavadetscher, veterinario dedito alla protezione animali, si trova spesso confrontato con situazioni di questo tipo. Per questo motivo offre corsi di primo soccorso organizzati dall'organizzazione per la protezione animali NetAP per tutte e tutti coloro che hanno un cane o un gatto.
«Voglio incoraggiare le persone ad agire: spesso possono fare molto di più di quanto pensino prima di recarsi dal veterinario. Il loro intervento può fare la differenza tra la vita e la morte».
Ecco i suoi consigli più importanti.
È importante radere la zona colpita il prima possibile e sciacquare la ferita con dell'acqua. «Bisogna anche evitare che l'animale si lecchi la ferita», afferma il veterinario. «La saliva contiene enzimi digestivi, ma soprattutto batteri che possono infiammare ulteriormente la ferita». È meglio mantenerla asciutta, disinfettata e fasciata.
Nella maggior parte dei casi, puoi sempre fare qualcosa per prestare soccorso al tuo cane o gatto. È ottima cosa avere in casa una cassetta di pronto soccorso con i seguenti prodotti:
Enrico Clavadetscher è convinto che se sai cosa fare, puoi fare molto per salvare il tuo animale domestico. I suoi corsi forniscono le conoscenze di base.
«Ovviamente non si diventa veterinari in quattro ore di corso, ma si è motivati a fare qualcosa. In fondo, se intervieni, qualcosa potrebbe anche andare storto. Ma se non intervieni, le cose andranno certamente di male in peggio.»
Qui trovi ulteriori informazioni sulle misure di primo soccorso per gatti e cani.
Amo tutto ciò che ha quattro zampe o radici, in particolare i miei gatti rifugio Jasper e Joy e la mia collezione di piante grasse. Le cose che preferisco fare sono andare in giro con i cani poliziotto e i gatti coiffeur per i reportage o lasciare che le storie sensibili fioriscano nei brockis dei giardini e nei giardini giapponesi.
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Fuoco, lampade termiche, sostanze chimiche ed elettricità, sono tutte fonti di possibili ustioni che possono causare vesciche di grandi dimensioni sugli animali domestici. «È fondamentale trattarle il prima possibile», afferma Enrico Clavadetscher. «Altrimenti la bruciatura può estendersi. Se viene colpito più del 40% della superficie corporea, l'animale rischia di morire a causa delle ustioni».
Come misura di primo soccorso, il veterinario consiglia di tenere la ferita sotto l'acqua tiepida. Dopodiché bisogna fasciarla con un impacco umido e freddo per 15-20 minuti. «L'ideale è avvolgere un elemento refrigerante in un panno pulito e tenerlo delicatamente premuto sulla zona interessata», afferma. «Lo stesso vale anche in caso di reazioni allergiche dopo una puntura di insetto». In caso di ipertermia, consiglia di mettere immediatamente il cane sotto una doccia fredda o in una fontana. Dopodiché bisogna andare dal veterinario.
L'avvelenamento è un po' più complicato: può essere causato da determinati pesticidi, dal cioccolato o addirittura dal Ponstan. Quest'ultimo risulta pericoloso a partire dalla seconda compressa, poiché i cani lo metabolizzano molto più lentamente degli esseri umani. «I gatti di solito sono troppo intelligenti per essere avvelenati», afferma Enrico Clavadetscher. «Le piante rappresentano un pericolo solo di rado. Di tanto in tanto, un gatto viene avvelenato da un topo contaminato con veleno per topi o da repellenti antizecche/antipulci per cani che il proprietario ha somministrato stupidamente al gatto».
Che fare? Innanzitutto, bisogna liberare le vie respiratorie. Concretamente, significa rimuovere il vomito o i resti della sostanza nociva dalla bocca dell'animale. È anche possibile somministrare all'animale una sospensione o compressa di carbone attivo che lega le tossine nel tratto gastrointestinale. Anche l'acqua è utile per diluire il veleno. Le sostanze tossiche sulla pelle, come la vernice, devono essere lavate via il prima possibile. «Se disponibile, la confezione del presunto veleno va portata all'ambulatorio veterinario per fornire maggiori informazioni sugli ingredienti», afferma.

Il veterinario deve spesso occuparsi di ferite da morso e da zampa che solitamente si notano più nei cani che nei gatti. I felini si ritirano quando si feriscono, nascondendo la propria sofferenza. «Spesso le persone troppo occupate non si rendono neanche conto che il loro gatto ha la febbre e pensano che stia semplicemente dormendo un po' più del solito. In certi casi si è già arrivati all'avvelenamento del sangue», afferma.
Bisogna recarsi all'ambulatorio veterinario con la dovuta cautela, soprattutto in caso di fratture: «È meglio tenere in braccio l'animale o tenerlo disteso. Se si mette in piedi, una semplice frattura potrebbe essere soggetta a complicazioni». Enrico Clavadetscher consiglia anche di somministrare un antidolorifico all'animale ferito per alleviare il dolore e lo stress. Ma attenzione: gli antidolorifici comunemente usati per le persone non sono adatti agli animali. Per i cani si consiglia il Carprofene, per i gatti (senza problemi renali ed epatici) il Metacam o antinfiammatori simili.

In caso di torsione gastrica, tipica nei cani dal petto alto quali pastori tedeschi, alani, dobermann e razze simili, non c'è altro da fare che recarsi immediatamente all'ambulatorio veterinario: lo stomaco ruota intorno all'esofago e preme sui vasi sanguigni. I cani non ricevono più sangue nella parte posteriore del corpo ed entrano subito in uno stato di shock potenzialmente letale. «Insieme ai problemi cardiaci, le torsioni gastriche rappresentano i casi più critici per noi veterinari», afferma Enrico Clavadetscher. Solo l'intervento immediato presso una clinica veterinaria può salvare la vita dell'animale.







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