
Retroscena
Il mio criceto numero 2 dice ciao
di David Lee
Vivo in un appartamento condiviso da poco meno di un anno. Il mio coinquilino non paga l'affitto, ma non occupa nemmeno la sua stanza e non fa quasi nessun rumore. Ecco la sua presentazione.
Ciao, mi chiamo Willy. Sono alto otto centimetri, molto peloso e ho gli occhi neri. Sono un criceto nano.
Non posso farci nulla per il nome, non l'ho scelto io. La mano me l'ha data. La mano è una strana creatura con cui ho sempre a che fare. E nemmeno questa l'ho scelta io. Ma mi va bene così. Quando c’è la mano, spesso c'è anche cibo. Vale sicuramente la pena di perlustrare il complesso multipiano con tutte le sue casette e rifugi quando la mano si avvicina al mio muso. Quando è presente la mano, ci sono spesso piedi, gambe e cose del genere, e tutto sembra far pare di un insieme. Ci sono anche sempre strani rumori. Tutto questo suggerisce fortemente che presto arriva la pappa. Mangiare è importante.
La mano giocherella quasi ogni giorno con me, cosa che non mi piace molto, ma quando mangio non mi importa. La mano non è pericolosa. A volte mi diverto a morderla. Ma non per paura. Non posso credere che la cosa che arriva con il cibo e che ha odore di cibo non sia cibo stesso.
Sono un semivegetariano. La mia dieta è principalmente vegetariana, ma non posso e non voglio rinunciare completamente alla carne. A un gustoso vermiciattolo non dico sicuramente di no. E forse si può mangiare anche un pezzetto di mano. Ci riprovo, tanto per esserne sicuro.
Comunque non è che mangio sempre. Ogni tanto dormo anch'io. A dire la verità, la maggior parte del mio tempo. Dormire è fantastico. Si dice che i criceti siano attivi di notte, ma non è vero. Dormo a tutte le ore del giorno e della notte. A volte mi appisolo e quando mi sveglio, la prima cosa che faccio è sgranocchiare uno snack dalla guancia.
Si potrebbe pensare che io sia pigro. Ma quando si tratta di scappare, sono dannatamente ambizioso. Sono sicuro che c'è altro cibo là fuori. La mano deve pur prenderlo da qualche parte. È difficile, ma non mi arrendo.
Il sonno è importante. Per aiutarmi a dormire meglio, mi costruisco un nido con la carta igienica. Soprattutto in inverno. In estate, spesso ho troppo caldo e mi sdraio sul pavimento.
Quando non dormo, mi occupo del mio benessere. Mi piace fare un bagno di sabbia e dedicarmi alla cura della mia capigliatura. Mi pulisco con attenzione e dedizione. L’igiene è una questione da prendere sul serio. Poiché le mie gambe sono molto corte, può succedere che mi sieda sui miei stessi escrementi. Faccio la pipì ovunque e mentre corro nella ruota anche la cacca. Ecco perché è così importante prendermi cura del mio pelo.
Anche la mano a volte fa delle pulizie. Non lava se stessa, come fanno gli esseri intelligenti, ma l’ambiente circostante. Dopo che è passata lei, non sento più il mio odore – fatto assolutamente inaccettabile che deve essere immediatamente corretto con fragranze più marcanti.
La mano mi tiene sotto controllo. Inizio a pensare che mi ritenga un po’ incapace. Ma non lo so esattamente, perché è difficile comunicare con lei. Come si può avere uno scambio sensato con un essere che non sa nemmeno emanare degli odori? Devo però anche ammettere che non sono molto interessato alla comunicazione. Sono un tipo solitario. Sono contento se la gente mi lascia in pace.
Presto compirò un anno. Forse ce ne sarà un secondo, ma non di più. La mia vita è breve. Ecco perché me la godo.
Il mio interesse per il mondo IT e lo scrivere mi hanno portato molto presto a lavorare nel giornalismo tecnologico (2000). Mi interessa come possiamo usare la tecnologia senza essere usati a nostra volta. Fuori dall'ufficio sono un musicista che combina un talento mediocre con un entusiamso eccessivo.