
Retroscena
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di Patrick Bardelli
Le Dr. Martens si muovono al passo con i tempi. Negli ultimi decenni, gli stivali della salute sono diventati un classico, anche se l'azienda era sul punto di fallire.
Le Dr. Martens sono musica per le nostre orecchie. Nessun'altra scarpa è così fortemente ancorata alla scena musicale. Da Madonna a Machine Gun Kelly, dai Green Day e Miley Cyrus a The Who: gli anfibi sono rappresentati in tutti i generi. È difficile credere che dietro tutto questo ci sia un medico che 76 anni fa voleva sviluppare un comodo stivale per la salute.
Per mancanza di alternative, durante la Seconda guerra mondiale, il medico Klaus Märtens indossava stivali da lavoro scomodi con suole di cuoio duro. Stare in piedi per ore era una tortura. Quando poi si ruppe anche il piede, fece di necessità virtù e nacque così un'idea. Sviluppò una suola di plastica a cuscinetto d’aria, che dà sollievo ai piedi ammortizzando i passi quando si cammina.
Nel 1945 creò il primo prototipo da una scarpa in disuso di un calzolaio e lo mostrò al suo collega e ingegnere meccanico Herbert Funk. Da allora, iniziarono a produrre stivali di sicurezza robusti ma confortevoli partendo da equipaggiamento militare in disuso. Gli affari andarono a gonfie vele.
Nel 1959, la famiglia britannica Griggs venne a conoscenza della suola speciale attraverso una pubblicità. Il marchio tradizionale era noto nel suo paese d'origine per la produzione di stivali da lavoro durevoli. La famiglia vide del potenziale nella suola a cuscinetto d'aria e volle distinguersi dalla massa nel settore altamente competitivo delle scarpe, così nel 1959 acquisì una licenza esclusiva da Märtens e Funk.
Oltre a cambiare il nome da Dr. Märtens (tedesco) a Dr. Martens (inglese), la famiglia modificò anche il design degli stivali. Alla punta curva si aggiunse una cucitura gialla, così come otto occhielli per allacciare le scarpe. Il 1° aprile 1960, il modello «1460» entrò in produzione e venne venduto senza sosta. Lo stivale di sicurezza funzionale e comodo andò a ruba tra la classe operaia.
Infine, anche la scena giovanile scoprì gli stivali. Le Dr. Martens diventarono il simbolo della classe operaia. Anche il gruppo rock britannico The Who contribuì al loro successo. Il cantante Pete Townshend indossò gli stivali durante una performance sul palco. Così, da un giorno all'altro, le scarpe divennero famose come il salto di Pete. Poco più di un decennio dopo, immortalò le Dr. Martens nella sua canzone «Uniforms» (1982).
Grazie a Pete, i punk e gli skin pogarono e si picchiarono nei club sotterranei e nei cortili sporchi. Per la società borghese, le Dr. Martens diventarono il simbolo della brutalità e della violenza. Invece di danneggiare la loro reputazione, resero gli stivali un simbolo anti-establishment ancora più cool. Gli anfibi raggiunsero poi il loro apice negli anni '90 nella scena grunge. Jeans strappati, camicie di flanella e Dr. Martens dominavano le sale dei concerti.
Poi arrivò il declino. Il punk era morto, il grunge morì con Kurt Cobain e nei club sotterranei, invece di pogare con le Doctors, si preferivano i rave con le Buffalo. Nel 2003, le fabbriche inglesi vennero chiuse e la produzione venne trasferita in Asia.
Questa decisione ha salvato le Dr. Martens dalla bancarotta. Il marchio di scarpe britannico inizialmente si è ripreso economicamente ed è tornato come un'icona cool per giovani, grazie a celebrità come Avril Lavigne, Travis Barker e Orlando Bloom. Nel suo video musicale per «Wrecking Ball», la cantante Miley Cyrus si è seduta nuda su una palla da demolizione, indossando solo Dr. Martens bordeaux. E da quando case di moda come Bottega Veneta e Prada hanno mandato le loro modelle in passerella con i combat boot, le Dr. Martens sono tornate a essere popolari.
Invece di underground e punk, ora è semplicemente mainstream e pop. Non se ne sono mai andate, ma sono state dimenticate. Oltre alle celebrità e agli influencer, anche le persone che passeggiano per la Bahnhofstrasse di Zurigo indossano le Dr. Martens. Ora lo stivale è disponibile in svariate versioni e diversi colori, anche in pelle vegana. In tempi di sostenibilità e discorsi di genere, lo stivale durevole e unisex è la soluzione intramontabile a tutto. Il Dr. Märtens certamente non se lo aspettava 76 anni fa. Non conosciamo però il genere musicale preferito dal dottore.
Immagine di copertina: Cineberg/ShutterstockQuando non sto esplorando le profondità del mare aperto come una subacquea, mi piace immergermi nel mondo della moda. Tengo gli occhi aperti sulle strade di Parigi, Milano e New York per trovare le ultime tendenze e ti mostro come portarle dalla passerella alla vita di tutti i giorni.