
Divento papà! Sei collaboratori di Galaxus raccontano l’avventura di diventare papà

Tesoro, sono incinta! Una frase semplice ma che negli uomini può suscitare reazioni e sentimenti diversi. Sei collaboratori di Galaxus, che sono appena diventati papà o che lo saranno presto, raccontano la loro esperienza e di come hanno affrontato la gravidanza.
Tesoro, sono incinta! Cosa? Sei incinta? Juhu, sei incinta! Oh mio Dio, sei incinta? No, liberatene subito! Finalmente ci siamo! Le reazioni a questo messaggio che ti cambia la vita non possono essere più differenti. Sentirsi sopraffatti, felici, impauriti ma anche non volerne sapere, sono emozioni e reazioni tipiche. I sentimenti degli uomini vanno a mille, come fossero sulle montagne russe e, a seconda della situazione, sono comprensibili anche le reazioni negative. Infatti, si sente spesso parlare di «bambini desiderati» e «incidenti di percorso». La donna segue un’alimentazione sana, rinuncia a cibi e sostanze pericolose, adatta l’attività sportiva e in parte anche l’attività lavorativa. Deve sopportare tutti i disturbi che la gravidanza comporta, correre di continuo dal medico e subire i dolci calci del bimbo. Già dal primo giorno è responsabile di un piccolo e innocente esserino che cresce dentro di lei. Il papà, invece, vive tutta la situazione in secondo piano. Può sentire il piccolo solo quando tira i calci, non prova alcun dolore, non ha le nausee o qualsiasi altro disturbo tipico. L’effettiva grandezza del bambino la si può solo supporre in paragone a un frutto e solitamente in quale settimana di gravidanza si trovi la donna è di interesse secondario.
Dato che il babyboom ha travolto anche Digitec Galaxus AG, ho intervistato alcuni neo papà e alcuni che presto lo diventeranno. Kevin Hofer (Editor, neo papà), Thomas Kunz (fotografo, futuro papà), Ueli Schwob (Process Manager, futuro papà), Philipp Rüegg (Editor, neo papà), Louis Varnet (Process Manager, neo papà) nonché il marito di Ümmü Baskin (Category Planning Manager, futuro papà) e mi hanno raccontato di come hanno appreso la notizia «Sono incinta», di come hanno vissuto la gravidanza e di quando abbiano realizzato che la vita stava per cambiare.
La gravidanza
Le risposte dei sei uomini intervistati su come hanno vissuto la gravidanza non potevano essere più diverse.
Louis si è impegnato attivamente durante la gravidanza di sua moglie. Ha sempre voluto sapere tutto, l’ha accompagnata alle visite mediche, si è informato sui possibili temi e si adattava alla situazione della compagna. Per lui è stato estremamente importante seguire la moglie in questo periodo e darle il suo sostegno, nonché mantenerla con i piedi per terra. Non avevano grandi preoccupazioni, tuttavia gli appuntamenti dal medico sono sempre stati molto rassicuranti che tutto procedesse per il verso giusto. Per Louis la gravidanza non ha mai rappresentato un ostacolo, infatti hanno continuato a viaggiare, sono andati in palestra insieme fino al termine e hanno condiviso ogni momento prima della nascita. Hanno affrontato giorno per giorno, così come si presentava.
Ümmü e suo marito discutono quotidianamente in merito alla gravidanza. Lui la ascolta e si prende a cuore le sue paure, gioie e preoccupazioni e la sostiene attivamene ad affrontare tutti i cambiamenti (fisici). Da ormai parecchi mesi cercano il nome adatto per il nascituro, tuttavia ne passeranno ancora prima che la scelta sia definitiva. Scegliere il nome adatto non è poi così facile.
La prima gravidanza della compagna di Kevin non si è risolta a buon fine, purtroppo. La felicità iniziale è presto diventata un grande dolore per la perdita del bebè. L’aborto spontaneo ha lasciato delle profonde cicatrici e l’insicurezza sull’esito della seconda gravidanza ha perseguitato la coppia fino alla fine. Anche perché Kevin non aveva ancora del tutto superato il lutto per la perdita del primo bambino. Ha sempre sostenuto sua moglie, tuttavia a livello emotivo nei confronti del bambino si è sempre tenuto sulle distanze per paura di rivivere quel dolore. Comprensibilmente, le visite erano di fondamentale importanza per la coppia. Ogni controllo e riscontro positivo, alimentavano la speranza di un lieto fine. Oggi, Kevin è orgoglioso di poter tenere in braccio un bimbo sano e felice.
Per Philipp la priorità era finire in tempo di ristrutturare casa per accogliere il nascituro nella nuova stanza. Tuttavia, anche la salute di mamma e bimbo era fondamentale. Dato che la gravidanza si è svolta senza complicazioni e troppi sbalzi d’umore, Philipp l’ha vissuta serenamente e non vede l’ora della nuova vita in tre.
Nel caso di Ueli la salute della compagna e del bambino era al primo posto. Ogni libro che ha letto gli ha però fornito consigli diversi su cosa e come fare e quali tematiche affrontare, cosa deve o può o meglio dovrebbe. Non essendo sposati, ha dovuto fare il riconoscimento del bambino e chiarire l’autorità parentale. Di solito e se i genitori sono d’accordo per il riconoscimento del bambino e l’autorità parentale per genitori non coniugati basta una telefonata per fissare un appuntamento presso lo Stato civile per una firma. Quello che ha sorpreso Ueli sono i temi affrontati nei discorsi con gli amici. Improvvisamente gli amici con figli iniziano a spargere consigli, suggerimenti e previsioni che a uno non interessano (ancora). La difficoltà principale è proprio quella di riuscire a riconoscere cosa è veramente importante sapere e cosa è semplicemente una diceria.
Per concludere ecco un aneddoto simpatico di Thomas che lo ha tenuto impegnato durante la gravidanza e che vi presento come citazione:
Mia moglie mi ha raccontato che una sua amica ha avuto il bambino un mese prima del termine. La notte seguente ho avuto gli incubi. Mi sono svegliato e ho realizzato che mancavano solo ancora tre mesi alla data prevista del parto e che dovevamo ancora procurarci il lettino, il fasciatoio, il passeggino e i vestitini.
Per Thomas la gravidanza è stata emotivamente come andare sulle montagne russe. Inoltre, i tre chili che ha preso durante i nove mesi, ha confermato il cliché che per solidarietà la pancia cresce anche agli uomini.
Di principio tutti i (futuri) papà presso Galaxus hanno qualcosa in comune. Infatti, tutti aiutano, sostengono e accompagnano le proprie compagne durante questo periodo interessante. Hanno riguardo per i loro sentimenti, soffrono con loro quando non stanno bene e cercano di essere presenti alle visite mediche, sempre che il tempo lo permetta. Continuate così, cari uomini!
Un cambio radicale della vita
Alla domanda «Quando hai veramente realizzato che la vita cambierà in modo drastico e radicale?» hanno tutti risposto allo stesso modo. I futuri papà non ne sono ancora del tutto consapevoli. Sanno che qualcosa cambierà, ma non sono ancora in grado di definirne i margini. I neo papà, dal canto loro, confermano che solo al momento della nascita ne hanno preso consapevolezza. Come potete vedere, sono tutti nella stessa barca. Per alcuni è molto più astratto che per altri. Sul mercato ci sono tanti libri che possono aiutare i papà a prepararsi alla nuova situazione, anche se alla fine non è mai come uno se lo aspetta. L’orgoglio di essere papà nasce nel momento in cui per la prima volta si incontra lo sguardo del neonato, dimenticando tutte le difficoltà.
A dire il vero, anche per noi donne non è molto diverso –anche noi non sappiamo bene cosa ci aspetta e cosa come cambierà :-)
Le citazioni più belle dei nostri papà
Nostro figlio è nato 14 giorni dopo il termine. Ci hanno stressato meno i continui appuntamenti dalla levatrice e dal medico che sentirci dire: «Adesso andate a casa e fate questo o quello per l’ultima volta». Con 14 giorni oltre il termine ce ne sono state di «ultime volte». Non ne potevamo più di sentire sempre le stesse cose e non vedevamo l’ora che arrivasse il momento tanto atteso. Tuttavia, ripensandoci avremmo dovuto e potuto goderci di più queste ultime volte, anche se in quella situazione non ci siamo riusciti.
Mia moglie è francese e se la cava bene con il tedesco. Tuttavia, dopo una visita dal medico mi ha chiesto tutta seria: «Ma perché la dottoressa continuava a parlare del tortino al formaggio (Käseschnitte)?». La parola «cesareo» non la conosceva ancora (Kaiserschnitt). ;-)
Ci siamo presi il tempo per noi, abbiamo seguito un’alimentazione sana senza esagerare con la perfezione.
La prima ecografia del primo trimestre è stata per me la più emozionante. È incredibile vedere il piccolo e i suoi movimenti. È un’emozione indescrivibile».
Colgo l’occasione per augurare ai neo e ai futuri papà dei momenti indimenticabili insieme ai loro bambini!


Cuoca. Donna delle pulizie. Poliziotta. Infermiera. Intrattenitrice. Motivatrice. Autrice. Contastorie. Consulente. Organizzatrice. Autista. Avvocatessa. Giudice. ... o semplicemente mamma di una figlia. Dunque non solo Manager sul lavoro, bensì anche nella vita privata.